Non potevano non assaltare3 minuti di lettura

Avrete letto dei fatti di Parma, dove due pullman provenienti da Milano (gruppo: Vikings) e contenenti 107 ultras bianconeri sono stati fermati dalla Questura. I tifosi sono stati tutti identificati e su di loro si stanno svolgendo indagini poichè sospettati di aver assaltato un bar nei pressi dello stadio. Sono favorevole a che si svolgano tutte le indagini del caso e che si assicuri alla giustizia chi si sia reso protagonista di eventuali reati. Sono meno convinto dell’uso della diffida preventiva, che significa appunto diffidare “preventivamente” uno o più soggetti (una ventina diceva la Gazzetta, prima ancora delle notifiche agli interessati) dall’andare allo stadio per due anni, senza però la certezza che abbiano davvero compiuto un reato.

Certo, non muore nessuno se non va a vedere una partita, è chiaro. E lo dico da noto poltronaro, ovviamente. Non mi incatenerò per questo per loro. Certo, per quanto mi riguarda si potrebbero pure abolire per legge i gruppi ultras e si risolverebbe (forse) il problema alla fonte. Però, siccome non lo si fa e siccome le leggi dicono altro, a me la presunzione di colpevolezza non piace. Nemmeno un po’. Esistono altri strumenti: ad esempio scortarli. Non piace? Vietiamo le trasferte, giochiamo a porte chiuse… mi sta bene tutto. Ma si è garantisti sempre, non a seconda dei casi.

Ne faccio un discorso di principio. Già, perché la verità sarebbe anche semplice: quello che non trovate scritto sui giornali è infatti che i due pullman, la Polizia, se li è persi. Letteralmente. (e non solo loro: anche parecchi che sono giunti in auto, ma quelli non li potevano fermare come chi era nel pullman, capisco. Nè potevano identificare le auto, non esistendo il posteggio per gli ospiti, al Tardini). E questa gente è stata lasciata letteralmente “libera” (senza scorta/controlli) fino allo stadio. Nel tragitto, ha incontrato, sempre senza presenza di Polizia, un bar che è un tradizionale ritrovo dei Boys e c’è stato un inevitabile (quanto sbagliato, continuiamo a capirci!) assalto. Da condannare, certo, però le cose vanno dette tutte, a partire dal denunciare la facilità con la quale questa gente si è potuta muovere in quel di Parma. E a finire con la spettacolarità del fermo, con i giornalisti fuori dalla Questura con le macchine fotografiche già pronte, manco avessero catturato un superlatitante della Mafia.

Ciò detto: 107 sono quelli che erano nel pullman. Non tutti hanno partecipato all’atto vandalico (dando per buono i responsabili fossero gli juventini). E ancora: non vi sono, pare, filmati dell’assalto (ma solo delle vie adiacenti al bar, che riprendono i passanti tra i quali alcuni dei 107 ma non tutti e non necessariamente gente presente all’assalto). Non è stato, infine, preso alcun provvedimento di altro genere (diffide classiche da 5 anni, obbligo di firma, arresti), finora. Sentire, con queste premesse, Leonardi del Parma (e mi urta particolarmente vista la stima che provo per lui) dire: “Arrestateli tutti” (tutti e 107!) è stato francamente patetico e di un pressapochismo e giustizialismo mediatico imbarazzante. Sono per lo sbattere in galera la gente e buttare la chiave (e spero ci siano dei video da qualche parte così da risolvere la faccenda prove alla mano). Però solo dopo che si sia accertata in maniera incontrovertibile la verità, con tutte le garanzie del caso. Insomma dopo il “non poteva non sapere” anche il “non poteva non assaltare” no. Anche perchè sarei facile profeta nel pronosticare un annullamento delle diffide per mancanza di prove. Dopo mesi di lotte e divieti e dopo euro (tanti) di avvocato. Non è uno strumento corretto e non se ne può abusare in questo modo, approfittando così della lentezza della giustizia italiana.

[blockquote source=”Loris Grancini, Facebook”]AGGIORNAMENTO
Oggi 25/09/2014 sono state annullate tutte le diffide.[/blockquote]

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